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La vendemmia

Quando nasce un buon vino

SCRITTO DA DANIELE CASETTA IL 16 SETTEMBRE 2018

Il mese di settembre porta con sé i colori dell’autunno e un po’ di malinconia per la fine dell’estate.

Malinconia che non riguarda, tuttavia, le colline del Roero: qui settembre è una vera e propria festa perché inizia la vendemmia, compleanno ideale di ogni vino e vera felicità del vignaiolo.

Il viaggio dei grappoli fino alla cantina comincia alle luci dell’alba, quando i vendemmiatori raccolgono l’uva a mano, grappolo per grappolo, in cassette non troppo grandi. La raccolta manuale, rispetto a quella meccanica, è molto più lenta e faticosa, soprattutto sulle ripide colline del Roero, ma è più delicata nei confronti dei frutti che così non vengono schiacciati o danneggiati.

Per prime vengono vendemmiate le varietà di uva bianche, come l’Arneis, dalle quali vengono prodotti vini caratterizzati da freschezza e acidità, come per esempio il Val del Moro Metodo Classico.

Varietà come il Barbera d’Alba DOC e il Nebbiolo d’Alba DOC hanno invece bisogno di più tempo per giungere a piena maturazione.

In particolare per le uve Nebbiolo, il cui nome appunto sembra derivare dal termine “nebbia”, la raccolta può protrarsi fino alle prime settimane del mese di ottobre.

Al loro ingresso in cantina i grappoli vengono privati del raspo, la parte legnosa che sostiene gli acini; questa darebbe infatti al mosto, e quindi al vino, un sapore sgradevole e aggressivo di legno.

La fermentazione inizia piano piano, per poi diventare un vero e proprio bollire dei tini, segno che i lieviti stanno compiendo al meglio il loro lavoro di convertire gli zuccheri in etanolo.

In questa fase i vini rossi acquisiscono anche il loro tipico colore dalle bucce lasciate in macerazione, che vengono poi rimosse in un processo chiamato “svinatura”, che permette di separare il vino dalle parti solide ancora presenti come bucce e vinaccioli, e lascia intravedere per la prima volta dall’inizio della vendemmia quello che sarà il prodotto finito.

È ancora un vino giovane, torbido e grezzo, che ha bisogno di affinarsi e maturare per esaltare al meglio le caratteristiche dell’uva.

Finisce così con i filari ormai svuotati la vendemmia, e inizia il periodo di affinamento: da alcuni mesi in acciaio per i vini bianchi o per i rossi giovani; fino ai 20 mesi, di cui una buona parte in botti di rovere, per i rossi di più grande struttura ed eleganza come il Roero DOCG.]

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