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Enoturismo. L’importanza della visita in cantina

SCRITTO DA DANIELE CASETTA IL 16 GIUGNO 2018

Con i suoi colori e la sua tradizione, il Roero si conferma la meta ideale per una fuga dalla realtà. Un sogno accessibile grazie alle dolci colline ricoperte da vigneti nei suoi paesaggi, che offrono la possibilità di vivere lo spettacolo di un luogo fuori dal tempo.

Costruire e raccontare l’ospitalità come un bene comune, in un’epoca in cui i viticoltori aprono le porte delle loro cantine, sospese fra tradizione e modernità, dove il vino si beve e si ascolta.

E le aziende vinicole si aprono al pubblico per offrire degustazioni e assaggi, mantenendo le caratteristiche originarie per accogliere chi è alla ricerca di un’autentica esperienza nella tradizione piemontese.

Il Piemonte vitivinicolo è da sempre un territorio unico, ricco di tradizione.

Colline dolcissime che lo fanno sembrare un luogo fuori dal tempo, la cui tradizione enologica è fatta anche di numeri e produttori importanti: 43.500 ettari di vigneto, una produzione di 2,5 milioni di ettolitri, 18.000 aziende agricole a indirizzo vitivinicolo, 18 vini DOCG e 42 DOC.

E una grande attività sulla biodiversità, al fine di tutelare e conservare le centinaia di vitigni rari o a rischio estinzione. Un grande passo di questo imponente progetto che è la viticoltura biologica, dove l’Italia guida la classifica europea, grazie all’incremento della domanda, superando Spagna, Francia e Germania.

Perché la rivoluzione inizia dal bicchiere.

Questo è il mood giusto con il quale vivere il Roero, la cui tradizione vinicola si fa interprete del bianco simbolo del territorio: il Roero Arneis DOCG. Il tutto inserito in un ambiente dove l’elemento rurale è preponderante, per raccontare una storia fatta di amore per la natura, di tradizioni contadine, solidarietà, condivisione e socialità.

Di fondamentale importanza è saper conciliare la promozione alla valorizzazione collettiva di un territorio, al fine di preservare il grande valore dell’enoturismo in Piemonte. Un fenomeno che conta circa 3 milioni di turisti in tutta Italia, con margini di crescita importanti su tutto il territorio nazionale.

Spesso non si fa neppure caso a come e dove si beve un buon vino, mentre per noi questi sono aspetti fondamentali, perché tutto ciò contribuisce a ravvivare un’esperienza autentica, che incide sulla soddisfazione dei nostri ospiti. Amiamo la nostra terra e crediamo che si possa vivere in armonia con essa e con le persone intorno a noi solo condividendone i frutti che sa regalarci.

Daniele e Walter Casetta hanno opinioni ben precise in merito e le perseguono tenendo in debita considerazione le conoscenze tramandate dal padre Franco, mantenendo lo stile unico e distintivo del marchio Poderi Vaiot.

Degustare è già di per sé un atto creativo. Ma in un contesto che rispetta e onora la natura, il vino diventa un’esperienza per corpo e anima.
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